31/12/11

[We talk about... us!]
S'ALZA IL SOLE SUL QUARTIER GENERALE DEL COLLETTIVO, UN NUOVO GIORNO INIZA...
Non ci piacciono i comunicati e le cose di questo genere, ma in questo periodo al Quartier Generale del collettivo Kalashnikov fervono sorprendenti novità e vogliamo condividerle con tutti voi. Si respira aria di rinnovamento e fermento creativo!
Innazitutto, Milena, colei che canta: da settembre si é trasferita in pianta stabile oltreconfine, a cinquecento chilometri da noi. Ciò significa che la sua partecipazione alla vita del collettivo si è di fatto interrotta; non si sa se per sempre o che cosa, ma allo stato attuale ci troviamo senza la voce che ha marchiato a fuoco le nostre canzoni degli ultimi (quasi) dieci anni. Che fare? La cosa più ovvia! Stiamo segretamente provando con una nuova cantante, disposta a condividere con noi l'umidità degli squat e l'odore acre del fumo rancido. Presto riveleremo l'identità di questa misteriosa e losca figura. Sarà l'eroina super-sconfitta che brandirà l'urlo della nostra vendetta! Esordio previsto: sabato 10 marzo 2012 (data scelta per ragioni imperscrutabili).

Poi: ci siamo catapultati nel futuro, giusto per dare un'occhiata, ed abbiamo rinvenuto un'umanità smemorata, un mondo traumatico che ha dimenticato il proprio passato sotto una coltre di speranze distrutte. Abbiamo iniziato a vagare alla ricerca di ricordi che ci potessero aiutare a ricostruire il passato e a rintracciare le cause della catastrofe che ha succhiato via la nostra storia. Abbiamo formato una banda, una pericolosa banda di musicisti scalcagnati, senza elettricità e senza pudore, per cantare il ricordo della catastrofe e le visioni di un futuro nuovo e scintillante. La banda ha come base gli scantinati di Villa Vegan occupata, localizzata in un punto segreto nella periferia nord di Milano, dalla quale pianifica le incursioni spazio-temporali ai danni della Storia Ufficiale. Presto inchioderemo su supporto fonografico questo mostruoso progetto poetico/terroristico/sonoro...
Detto questo, buonanotte amici e amiche: sognate cieli di fuoco, città in rovina e orizzonti selvaggi... penseremo noi a svegliarvi al momento opportuno!

30/12/11

[Free music for primitive punx]
ANIMA SOUND (Pre-punk free-form music, Germany) - Sturmischer Himmel (album 1971)
[Puj] Continuiamo a raccontare le gesta degli anti-musicisti più eroici del passato... Gli Anima Sound erano Paul e Limpe Fuchs, marito e moglie, mitologico due bavarese di musica improvvisata e performance art. Quando Limpe, una percussionista di formazione accademica incontra Paul, scultore, ha un'il
luminazione: applicare l'approccio scultoreo alla musica. Sculture musicali fatte di suoni prodotti dai materiali grezzi (legno, ferro, pietra...), dal loro scontrarsi insieme e dalla loro manipolazione. Paul costruiva strumenti assurdi con ferro ed altri materiali di recupero, a cui poi applicava dei pick-up per poterli amplificare.
La musica degli Anima Sound rifuggiva ogni legame con la musica tonale, ed era sostanzialmente basata sulle percussioni e sul cantato sciamanico di Limpe (un non-linguaggio del tutto privo di significato). I Fuchs utilizzavano strumenti autoprodotti che battezzavano con il loro nome: Fuchshorn, Fuchszither, Fuchsbass... I loro spettacoli erano caratterizzati da una forte componente fisica e dionisiaca: Limpe si esibiva spesso nuda alle percussioni, con il corpo totalmente dipinto di nero.
Nel 1971, i Paul e Limpe affrontarono un incredibile tour tra la Baviera e l'Olanda in trattore, trainando una casa di legno da loro stessi costruita che fungeva sia da abitazione che da palco per i live. Accompagnati da qualche pecora (per la lana e per il latte) e dai figli, hanno attraversato l'europa alla velocità di 20 Km/h (la velocità massima del trattore) suonando dove capitava, nello sgomento generale e al suono degli "anadate al lavorare!" che qua e là si alzavano tra il pubblico. Un grande esempio di tour d.i.y.! La tv tedesca, che seguì parte dell'impresa, ne produsse un documentario; più sotto trovate il trailer...

Gli Anima Sound non furono il tradizionale gruppo freak-out anni '70 di solare ascendenza hippie, ma un inquietante e scandaloso progetto di sperimentazione esistenziale e di anarchia sonora, una cosa oscura e davvero poco rassicurante. L'unico vero e proprio album della band, "Sturmischer himmel" (Cielo tempestoso), fu pubblicato dalla Ohr ("Orecchio", celebre label sperimetale tedesca) nel 1971 e lo trovate scaricabile qui sotto.
I coniugi Fuchs andarono avanti a suonare insieme per tutti gli anni '70, poi il progetto Anima Sound prese altre strade, più vicine alla performance teatrale. Limpe ha continuato a vivere nel casolare nella campagna bavarese dove ha sempre vissuto, a suonare le percussioni e a cimentarsi in performance musicali fino ai giorni nostri. Oggi propone concerti "didattici", nei quali cerca di avvicinare il pubblico alla peculiarità dei suoni che ci circondano quotidianamente e alle "possibilità musicali" delle cose: "Quando sento un cane che abbaia durante una mia performance abbaio anch'io. Ricordo che una volta ho suonato in un cortile ed era pieno di uccelli che volavano e io ho usato il loro cinguettio nella mia performance. A volte, le persone mi dicono che quando escono dai miei concerti e vanno alla macchina, per la prima volta, fanno caso al suono della portiera che si chiude. Questo per me é un successo!".
Sull'eperienza degli Anima Sound, Limpe dice: "Quando abbiamo iniziato a suonare io e Paul, la nostra era una protesta: il rumore contro la musica classica, la via tradizionale alla musica. Oggi, quello che abbiamo fatto un tempo, non ha più senso, non serve più perché tutto è possibile: oggi c'é il punk, la house, la musica noise... Penso che il musicista del futuro dovrà essere in grado di far capire il silenzio. A volte, quando suono in concerto, i momenti più intensi sono quelli quando mi interrompo e sto in silenzio. Lo so, sarà dura per un musicista dire all'organizzatore di un concerto: ehi, sono un musicista... e suono meglio quando sto in silenzio!".

>>> Download Anima Sound album "Sturmischer himmel" (1971) in .mp3 (.rar. - 43 mb.)


29/12/11

[Free music for primitive punx]
AKTUALA (arcaic-folk, primitivist music, Milano, Italy) - Discography 1973-1976
[Puj] Ed ora... qual
cosa di completamente diverso. Il punk come lo intendiamo noi é sperimentazione di modalità "altre" di fare le cose e di stare insieme, sulla scia di quanto ci hanno insegnato i nostri vecchi anti-maestri (no gods, no masters!) dell'anarcopunk inglese ed italiano. Tuttavia, non è solo nel contesto della cultura punk che é possibile sperimentare, attraverso la musica, un approccio d.i.y. all'esistente; da sempre infatti siamo interessati alle espressioni musicali lontane dal punk, nelle quali però si può riscontrare quello spirito che a noi piace del punk. Vicende musicali border-line dove arte, vita e ricerca si fondono, nelle quali "suonare" non significa mettere le dita in un certo ordine sullo strumento, ma significa vivere un'esperienza esistenziale totalizzante.
La sto
ria degli Aktuala ("attuale" in esperanto) si colloca in un periodo piuttosto fecondo per questo tipo di esperienze: la prima metà degli anni '70. I milanesi Walter Maioli (collezionista di strumenti antichi) e Daniele Cavallanti (sassofonista free-jazz), entrambi appassionati di musica primitiva e strumenti esotici, formano un collettivo di musicisti-archeologi dediti alla riscoperta della musicalità arcaica e primigenia. Maioli e Cavallanti registrano un primo omonimo album nel 1973 con una line-up aperta e variabile. Dal retrocopertina del disco: "Affinché nella pluricultura del Villaggio Globale, non si arrivi ad una monocultura standardizzata e global, dettata da un'unica scala temperata di 12 note". Numerosissimi gli strumenti utilizzati: oboe arabo, djembe, gong, balalaika, dulcimer, sitar, koborò, tablas... Tutti strumenti acustici, naturalmente.
Dopo una prima esperienza di vita condivisa in una comune in via Ripamonti a Milano assieme ad operai, studenti, tossici, giovani sbomballati etc.etc., i due decidono di trasferirsi in campagna e si stabiliscono in un mulino abbandonato risalente al XVII secolo, nella campagna intorno a Pistoia. Mettono insieme una comune questa volta di soli musicisti all'insegna dell'autogestione agricola. Un po' suonano, un po' raccolgono le olive. Risultato di questa vicenda artistico/contadina é l'album "Terra" (1974). Altisonante la dichiarazione di Maioli in un'intervista dell'epoca: "Non si può fare musica naturale, se non si vive una vita naturale. In campagna abbiamo imparato a raccogliere le olive, oltre che i suoni. Gli strumenti che utilizziamo sono strumenti naturali... sono i primi trovati in natura dall'uomo, come la conchiglia, o fatti da lui con i materiali più semplici, a portata di mano. Vogliamo ritornare all'origine della musica, quando gli uomini si sentivano nella natura, ne ascoltavano le voci e le riproducevano come potevano".

Demetrio Stratos degli Area definì la musica degli Aktuala "un pastone timbrico" e accusò la band, con i suoi maldestri raga indo-maccheronici, di "arrecare offesa al proletariato indiano". Ah, ha, ah! In realtà, la durezza del giudizio di Stratos, nasceva da un'attitudine trombona tipica dell'epoca, che voleva tutti i musicisti cantori del Sol dell'Avvenire: gli Aktuala non erano un gruppo di partito, né i portavoce di un popolo oppresso, e nemmeno erano interessati alla ricerca e alla filologia musicale in sè e per sé; erano piuttosto un collettivo anarchico dedito alla sperimentazione esistenziale attraverso la musica. Ciò si rispecchiava anche nelle loro scelte live un po' naif, di fatto molto più autenticamente "proletarie" di quelle dei loro colleghi rockettari: niente festival di musica d'avanguardia, niente raduni del Movimento Studentesco, niente università, niente teatri, ma piazze, marciapiedi, strade, prati e altre situazioni improvvisate in mezzo alla gente: si stendeva un tappeto e si suonava. Poi, a metà concerto, la band faceva il té e lo offriva agli spettatori!
Tra il 1975 e il 1976, dopo la faccenda delle olive, gli Aktuala trascorrono un po' di tempo in Marocco. Vagano nel deserto, conoscono i musicisti locali, registrano frammenti di musica, imparano a suonare gli strumenti primitivi del Maghreb. Tornano a Milano e registrano l'album dal ridicolo nome di "Tappeto Volante", poi si sciolgono, ma Maioli continuerà a suonare e ad interessarsi di musica primitiva, dedicando tutta la sua esistenza a questo tipo di ricerche.
"Terra" é forse il loro album più riuscito, più compiuto, mentre l'esordio quello più selvaggio e quindi entusiasmante. Tappeto volante invece é musicalmente scassato (e funestato da una registrazione fatta col walkman in mezzo al deserto), ma è il più evocativo. Quindi? Quindi eccovi tutti e tre gli album degli Aktuala qua sotto, ovvero la discografia completa! Mummie, siete pronte per il vostro cazzo di viaggio mistico?

>>> Download Aktuala discography (1973 - 1976) in .mp3 (.rar - 185 mb.)

28/12/11

[Free music for punx]
LIVORE (H.c. L'Aquila, Italy) - Allevatori di morte (cd - d.i.y. 2011)
[Puj] Allevatori di Morte degli aquilani Livore é semplicemente uno dei migliori dischi di hc italiano che ci sia capitato di ascoltare negli ultimi mesi. C'é davvero poco da obiettare: testi molto belli, grande registrazione, notevole sfoggio di tecnica da parte di tutti i componenti, un artwork davvero toccante. Se all'hc musicalmente si chiede potenza, groove e aggressività, beh, qui la risposta é: oooh yes! Aggiungiamoci una sana e chiara attitudine libertaria e il quadro si completa al meglio. A volte la musica h.c. (per i nostri gusti) trasuda una quantità di testosterone troppo elevata: nei Livore però, la presenza femminile al microfono é perfetta per mitigare l'olezzo di sudore virile, senza rinunciare ad un briciolo di tamarra veemenza. Insomma, questo per dire che, pur mantenendo gli stilemi del moderno h.c. che flirta col metal, i Livore non cadono in ovvietà di genere. A noi piacciono le cose un po' transgender, lo sapete.
Conoscemmo i Livore a L'Aquila lo scorso giugno durante un concerto all'Asilo Occupato. Fu strano suonare nella città abruzzese ai bordi del centro storico devastato dal terremoto, che attraversammo di notte, immersi nel silenzio...

>>> Download Allevatori di morte album in .ogg from Livore website (.rar - 40mb.)

27/12/11

[Free music for punx]
MINORANZA DI UNO (Friuli h.c.) - A ritmo dell'inganno (d.i.y. cd 2011)
[Puj] All'anagrafe dei gruppi punk, i Minoranza di Uno risultano un gruppo di fresca formazione, ma poi scopriamo tra le loro fila si celano vecchi ceffi friulani con i quali abbiamo condiviso tante tazze di vinello delle loro terre, giovine nettare solitamente contenuto in pratiche taniche da cinque litrazzi...
Spacciatori di Musica Stupefacente e Teatro delle Ombre sono stati due importanti gruppi della scena h.c. friulana degli anni zero, nel solco del miglior cantautorato h.c. all'italiana, tipo Kina per intenderci. Oggi quei gruppi non esistono più e al loro posto ci sono i Minoranza di Uno che più o meno suonano la stessa musica: sentimentale punk/hc con il cuore in mano e la gola che brucia.
Di recente uscita, questo cd (quattro pezzi per un totale di otto minuti scarsi) va assolutamente ascoltato con il libretto dei testi davanti perché il connubio musica/testi qui é decisivo (e purtroppo la scansione del booklet coi testi é venuta particolarmente male, quindi, ehm, dovrete faticare...). Nei Minoranza di Uno (nei quali ritroviamo Pavel e Beppe del Teatro delle Ombre, nonché Frisko e Sandro degli Spacciatori di Muscia Stupefacente) c'è un'approccio alla materia molto artigianale, contadino direi, c'é una totale quanto sana estraneità alle mode: questa, signori miei, é gente concreta che va per la sua strada ("se lo schianto è inevitabile sarà il muro a crollare, non certo io!") e dice le cose che ha nel cuore, con passione
, senza slogan e senza retorica! Evviva! La saga dell'h.c. friulano continua...

>>> Download Minoranza di Uno - A ritmo dell'inganno album in .mp3 (.rar - 14,4 mb.)